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Correlazioni in Medicina



Emicrania con aura visiva è legata ai sottotipi di ictus ischemico


L'emicrania con aura visiva, a differenza della emicrania senza aura visiva, è correlata a un aumentato rischio di ictus.

È stata valutata l'associazione tra emicrania, ictus ischemico, e sottotipi di ictus nello studio Atherosclerosis Risk in Communities ( ARIC ).

In questo studio prospettico basato sulla comunità, longitudinale, di coorte, i partecipanti hanno avuto un colloquio di accertamento sulla storia di emicrania nel periodo 1993-1995, e sono stati seguiti per tutti gli eventi vascolari, tra cui ictus.

Tutti gli eventi di ictus nel corso dei successivi 20 anni sono stati giudicati e classificati in sottotipi di ictus mediante definizioni standard.

Aggiustando per fattori di rischio di ictus è stata studiata la relazione tra emicrania e ictus ischemico, complessivo, e i sottotipi di ictus ( cardioembolico, lacunare o trombotico ).

Sono stati identificati 1.622 soggetti con emicrania tra i 12.758 partecipanti.

L’età media della popolazione nello studio alla terza visita clinica era di 59 anni.

Rispetto ai partecipanti senza emicrania, c'è stata una significativa associazione tra emicrania con aura visiva e ictus ischemico ( hazard ratio, HR=1.7, P=0.008 ).

L'emicrania senza aura visiva non è stata significativamente associata a ictus ischemico ( HR=1.2, P=0.28 ), rispetto ai partecipanti senza emicrania.

Tra i 3 sottotipi di ictus ischemico valutati, l’emicrania con aura visiva è stata significativamente associata solo a ictus cardioembolico ( HR=3.7, P=0.003 ).

In conclusione, nei partecipanti con emicrania con aura visiva di mezza età avanzata, è stato osservato un aumento del rischio di ictus cardioembolico.
L'emicrania con aura visiva è risultata legata a un aumento del rischio di ictus, mentre l'emicrania senza aura visiva non è lo è stata, nel corso di un periodo di 20 anni.
Questi risultati sono specifici per pazienti con emicrania più anziani. ( Xagena2016 )

Androulakis XM et al, Neurology 2016; 87: 2527-2532

Neuro2016


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